Orologio
Orologio

Nasce per scandire, con una certa precisione, le ore del borgo, per i viaggiatori e per il vivace mercato; in precedenza esisteva una meridiana, di cui quella esistente è erede.

La prima richiesta del permesso di dotarsi di orologio viene presentata al governo fiorentino nel marzo del 1585 “Item simili modo, considerato quanto sia mala cosa che in questo luogo quale è tanto frequentato da viandanti per essere sulla strada maestra per Firenze, stia senza oriolo vero, proposero di scrivere et domandare licenza di farne uno su la Piazza atteso che vi è il luogo capace, et si potrà servire della campane che è sulla torre…..” ma fu solo dopo tante insistenze e ben 7 anni di attesa che finalmente arrivò l’autorizzazione e dal 15 novembre 1593 l’orologio scandisce il tempo per i premilcuoresi.

L’orologio ebbe vari restauri, come nel 1701 e nel 1854, molto probabilmente venne spostato in alto in epoca non troppo remota, come evidenzia la vecchia mostra subito sopra l’arco della porta; nell’800 nel passaggio del quadrante da 24 a 12 ore, che raddoppia la velocità, la macchina dell’orologio èstata adattata al cambiamento.

La carica è manuale e dura circa un giorno ed è grazie al temperatore, cioè colui che “carica l’orologio”, figura storica tutt’oggi esistente, che l’orologio è rimasto intatto e funzionante per ben oltre 4 secoli.

Compito del temperatore è quello di azionare il meccanismo dell’orologio tirando delle corde lunghe 15 mt, alle cui estremità sono posizionate delle pietre di differente peso, che muovendosi per gravità mettono in funzione il congegno dell’orologio.

L’orologio ha una sola lancetta e la campana batte ed annuncia le ore, ripartendo ogni sei ore da un solo rintocco ed andando a crescere fino a sei.

Il funzionamento: il motore dell’orologio a pesi non è una molla, ma la carica è data, grazie alla forza di gravità, dai due massi, di cui uno aziona l’orologio e l’altro con contrappeso a palla metallica, del 1909, la campana. Il masso, caricato portandolo in alto, srotola la fune di canapa, lunga per quasi tutta l’altezza della torre, imprimendo il moto rotatorio all’asse principale; ma l’orologio ha la regolare ed esatta scansione del tempo tramite la modulazione ed il forte freno di un meccanismo a scappamento e le oscillazioni isocrone del pendolo, che tramite ruote dentate, fa girare l’asse e quindi, la lancetta.

Collegato all’orologio ed al suo asse è un meccanismo che aziona la campana, con una ruota, che scatta ad ogni ora ed è una ruota dentata dagli spazi crescenti, che permettono la crescita del numero dei cicli di un’altra ruota; ogni ciclo determina un rintocco della campana e ad ogni ora, aumentando i cicli aumentano i rintocchi.

La campana venne rifusa nel 1632 e nuovamente del tutto rifatta dopo essere stata fusa durante l’ultima guerra.